Tu stesa sotto di me,
ingordamente abbandonata.
Mani suonano i tasti del pianoforte
sparso sul tuo corpo.
Labbra danno vita a flauti e sax
adagiati negli angoli nascosti.
La lingua spazia sulle corde dei violini,
facendoli vibrare all'unisono.
Il grosso timpano percuote incessante
la membrana della grancassa tuonante.
Invasato maestro agito la gran bacchetta,
La mia orchestra prende vita... unica.
Ed.. uuuuuhhhhhmmmmmmmmmm...
Un'orgasmica melodia per l'aere si spande.