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Spartiacque

Il morto stupore, come attesa scemata
mi accompagna, piccolo anello di creta
non saggi il coltello ma mitighi il suo
tepore, pastello di bimbo su marmo.

Andava lento il carretto, colore di sabbia
e rumori di spada segnavano contorni
giocavano con archi e sassi, la vita
era troppo abbondante allora.

(riposa mio timore, calpesto ferita
la piccola porta di buio, è aperta)

Ora che sono desta e la tenda scostata
nasconde la crepa di ogni distacco
è rara dissonanza che mi ottenebra,
il pensiero fallace del vivere.

Come sapevamo, la via solcata di tele
conduce ad aratri e filari, il buio di questa
notte traspare dal mucchio di foglie
è pianto per domani, mattino di cenere.

 

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1 recensioni:

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  • Ferdinando il 19/04/2017 16:50
    Apprezzato complimenti

20 commenti:

  • Wester Auxano il 08/05/2015 09:23
    Beh, che dirti, Isabella, il primo rigo descrive davvero in un crescendo unico un'attesa, che ha ceduto il passo al disincanto.
  • Giacomo Scimonelli il 10/09/2010 08:38
    scrivi molto bene...è piacevole leggere le tue poesie.. brava
  • Anonimo il 18/02/2010 21:36
    chi se ne frega, finchè scrivo belle poesie?
  • Minalouche TS Elliot il 18/02/2010 21:21
    Se il tuo intento è questo, credimi hai completamente sbagliato modo di proporti, per quanto riguarda chi come e cosa scrive qui, in questo sito, credo tu abbia visto che c'è di tutto. Se tu ritieni che gli unici degni di scrivere siate tu e la tua amica.. beh sbagli anche qui.
    Ti sei e ti dimostri una persona sgradevole.
  • Anonimo il 18/02/2010 21:02
    purtroppo sono fatto così... che devo farci, impiccarmi? la verità è che isabella sa scrivere, e molto bene anche, mentre gli altri... bè, il silenzio è d'oro, dicono.
    Montale per me invece è uno dei vertici della nostra poesia ''storica''. forse non hai capito (nè l'hanno capito gli altri) che io e isabella vogliamo tirare avanti, andare oltre il già scritto a cui molti si appigliano; creare, non semplicemente ri-creare.
  • Minalouche TS Elliot il 18/02/2010 20:56
    Ho voluto sottolineare il fatto che con qualcuno affermi delle cose che con altri smentisci, l'incongruenza del tuo comportamento, poi per quanto riguarda il delirio di onnipotenza è un problema tuo, che dimostra quanto sei piccolo, e patetico.
    Tra parentesi non amo particolarmente Montale, anzi.. devo dire che non è tra i miei preferiti... come vedi parti sempre da presupposti sbagliati per giungere a sbagliatissime conclusioni.
  • Anonimo il 18/02/2010 20:44
    ebbene sì, cara la mia minalouche; quando dio creò l'uomo oltre a tutte le belle puttanate che pronunciò ne disse una che almeno aveva un significato: ''tu, gabriele marchetti, tu solo sarai poeta''. parole sue, e io mica mi permetto di dissentire, sai, è un tipo piuttosto irascibile riguardo ai suoi eletti.
    vorrei poi sapere: chi mai è ugo, per non poter incorrere in critiche? dante alighieri, francesco petrarca, guido guinizzelli? O il vostro amato Montale? rispondi...
    la punteggiatura la uso come piace a me - cos'è, vuoi mettere una taglia sui punti o sui trattini? Pure questo?
    la poesia, purtroppo per te (ma la vera poesia), non è un occupare il tempo; io non scrivo per essere importante, ma sono importante perchè scrivo. tu, invece...
  • Minalouche TS Elliot il 18/02/2010 18:43
    Nello scriver per ingannar il tempo, cosa che tu ritieni io faccia, non ci vedo nulla di male, è peggio scriver per sentirsi importanti, intelligenti... soprattutto leggendo poi cosa scrivi, e come ti rapporti con le persone che non ti commentano, perché alla fine questo è solo un tuo modo di attirar l'attenzione.
  • Minalouche TS Elliot il 18/02/2010 18:41
    Isabella, l'autore Marchetti ha contestato in varie opere l'uso di termini da lui ritenuti "obsoleti", del genere che utilizzi anche tu, e con molto talento, per render forti e vive le immagini che vuoi trasmettere.
    Purtroppo questa "persona" ama la polemica, oltre che esser alquanto offensivo con altri autori. A me consiglia di smetter di scrivere, a Ugo lascia commenti assurdi, riguardo all'uso di parole... Poi dice che tu le utilizzi perché hai un "mudus operandi" (lo chiamerei stile, visto che modus operandi vien utilizzato nei romanzi sui serial killer), ma allora mi chiedo se questo "stile" è prerogativa solo di chi comoda a lui... poi ti ringrazio di aver corretto il mio italiano, essendo un commento non bado molto alla forma. Tu, che giustamente lo fai notare, dovresti darti una bella ripassata all'uso della punteggiatura, son d'accordo anche io sulla sterilità di ogni "discussione" con il "signore" visto che comunque è l'unico ad aver la verità in tasca...
  • isabella zangrando il 18/02/2010 16:56
    non chiedere scusa, è giusto che vi confrontiate se siete in disaccordo, solo che trovo la polemica un po' sterile, tutto qui. ma sai già quello che penso, non serve aggiungere altro.
  • Anonimo il 18/02/2010 16:53
    a parte che la forma corretta è ''che non le avessi dette''; poi chiedo scusa a isabella per essermi lasciato trascinare in questa sterile polemica (il valore del tuo testo non è in discussione) da chi scrive solo per ingannare il tempo
  • Minalouche TS Elliot il 18/02/2010 13:14
    Forse era meglio non le dicessi, avresti fatto una figura migliore. Mi scuso Isabella e prometto niente più polemica con questo "autore".
  • Anonimo il 18/02/2010 13:09
    per rispetto a isabella, minalouche, dovrei ignorare il tuo insipido commento. dico comunque che almeno qui non si usa una voce desueta come ''ita''; poi, se questa poesia ti pare una cosa sulla scia di quelle di ugo, allora sei fuori strada. non hai capito nulla del modus operandi di isabella, della costruzione della scena attraverso le immagini, dei richiami al vissuto sia del poeta che del lettore, dell'uso evocativo e onirico del linguaggio. e poi che c'è di male a dare a uno del montaliano? sembra che Montale vi piaccia tanto...(anche se siete lontano anni luce dai suoi risultati)...
    perdonami, isabella, ma erano cose che andavano dette.
  • Minalouche TS Elliot il 17/02/2010 18:04
    Una poesia davvero ben scritta, che crea immagini nette, evocative. Mi è piaciuto molto la scelta del linguaggio, complimenti una delle migliori in questo periodo.
    Ah, scusa Isabella se mi permetto, Marchetta non ha avuto nulla da ridire per la scelta del linguaggio... ma che strano, ha crocifisso Ugo definendo la sua opera stile anni 20/30... mah!

    Comunque complimenti davvero all'autrice, davvero bella.
  • Anonimo il 16/02/2010 21:00
    grande poesia. versi piaciutissimi... applausoni
  • Anonimo il 16/02/2010 20:15
    l'ultima quartina è meravigliosa: fa venire in mente una sera d'autunno, con il sole che scompare dietro il bosco; aratri e filari richiamano la campagna abbandonata per la notte, la cenere a me ricorda i falò di stoppie marce nei campi, dopo il raccolto. ottima, come al solito. ed è in comune, credimi, 'il pensiero fallace del vivere'
  • Anonimo il 16/02/2010 19:57
    Sensazioni interiori intense e poesia ben scritta!
  • B. S. il 16/02/2010 18:18
    Questo è talento cara Isabella... sei bravissima.
  • Fabrizio Cipollini il 16/02/2010 17:11
    ... finito a leggere questa poesia ho esclamato: "cavoli!!!". Molto molto bella...
  • loretta margherita citarei il 16/02/2010 16:58
    molto bella scritta bene, piaciuta molto

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