Penso all'odore dei tuoi capelli,
Loretta Margherita, all'odore
della tua pelle spoglia
priva dell'olezzo della tua tuta.
Penso al profumo del tuo pianto,
alla speranza delle tue preghiere,
alla passione dei tuoi versi.
Oh! Loretta Margherita,
quanti amanti t'hanno
amato fino allo spasmo,
senza annodarsi all'anulare
i palpiti del loro cuore!
Mi piacerebbe, amica mia,
che il tuo cuore si contagiasse
di analgesia congenita,
che pur se è una disfunzione
della mente, davanti ad ogni
patimento potrai dire:
Nessun dolore!
E potrai andare avanti,
come se fosse nulla.
Ma una vita senza sofferenza,
amica mia, non ti basterebbe,
se poi non avessi l'amore
e la speranza da coltivare
ogni giorno, nel gentile
giardino del tuo cuore.