Attese, attese inutili enormi nel dolore,
dove dolore e sofferenza annientano la speranza.
Come pianta arsa dal sole, ho atteso che Amore tornasse;
Amore a ridarmi vita e vigore.
Ma in attimi disperati ho chiuso i miei occhi
per non essere più futuro.
Per non essere più io.
Ero perso in me stesso e sei arrivata tu.
Acqua fresca e purissima, delicato raggio di sole.
Briosa brezza del mattino.
Amore ritorna e tutto trasforma;
attonito me ne lascio sommergere.
Esso segue il profilo della tua persona,
della tua anima meravigliosa,
del tuo volto sincero, dei tuoi occhi veri.
Sgorga dolcemente come linfa nuova in me
Attimi, attimi ancora lunghi, ma densi di noi,
dove speranza non è più nell'attesa, è nel desideri.
Speranza rivive in gesti appena accennati,
nell'incontro delle nostre mani giunte,
nell'intrecciarsi dei nostri sguardi.
Sgorga lenta e dolce come neve disciolta
ai primi tepori in primavera.
La mia certezza ora rinnova speranza.
La mia speranza ora sei tu.