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E ancor rimiro

Ed io oramai, stanco viandante
sotto il cupore di questo cielo
pesanti i passi sui rossi tappeti
di foglie secche, smunte ed ingiallite
senza più linfa, ma ancor rumoreggianti
al vento freddo che presto via ci porta
vita futura e rigogliosa speme
di nuove e verdi, gioiose primavere.
Migrano via gli uccelli, non più attori
di queste tante, desolate quinte.
Mi lascian solo, coi ricordi tristi
di vita forse, inutilmente spesa
nel sacrificio di giovanili gioie.
E ancor rimiro, il grigiore del cielo
attento a una porta, che ormai cerco invano...
Mi coglierà distratto la mia sorte?
In altro tempo e poi, all'improvviso?
Ecco il bisogno, di rimuginare
della mia vita, tutto il suo riassunto
e triste mi preparo a questo evento
così che il vento, non mi trascini a stento
con sè per sempre, e in luogo sconosciuto
per ritrovar la pace, dei momenti
rari e felici... Pur brevi che ho vissuto

 

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4 commenti:

  • Dora Forino il 09/12/2015 11:54
    Migrano gli uccelli, lasciandomi un pensiero triste.
    Ecco il bisogno, di rimuginare
    della mia vita, tutto il suo riassunto
    e triste mi preparo a questo evento...
    pensando al tempo breve vissuto.
    Versi intrisi di malinconia.
  • melizia il 10/07/2012 07:01
    bella, mi intristisce. Vorrei ogni giorno trovare un regalo: la gioria di vivere per dividerla con tutti. Buona giornata!
  • Anonimo il 09/09/2010 09:11
    quante parole hai messo assieme
  • Anonimo il 20/02/2010 13:52
    mi ha colpito la tua poesia diritta nel cuore... il tempo non è mai abbastanza, questo è vero, ma proprio per questo, dobbiamo vivere non frenati dai ricordi e attenti all'attimo.

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