Incespico un vento nuovo
sostanza incolume
leziosa e forviante
semino i passi
con le vesti
attaccate
danzanti
nella nebbia di sabbia nulla distinguo
e sono io a soffiarne l'effetto
Sfarfallano nella coda
del mio occhio
presenze repentine
come sonagli di un serpente graffiano
come il tamburo di una foresta rimbombano
ma poi
come soffio sulla candela scompaiono
e lasciano scie immobili
invisibili fumi
che cristallizzano
Probabilmente
anelo un tuo segno
pur restano in tacito accordo
con le presunzioni favorevoli
d'una stranezza reciproca
d'una stravaganza dotata di benessere
nel poco
nel non dovuto
nel non richiedibile
Sufficiente
contemplazione di margini elettrostatici
una pena infranta dalla pelliccia del felino
in una tosse spasmodica
di spazi
Sono lievi
gli schiumosi polpastrelli di un'onda
per i relitti
e cullano una morte apparente
pezzi di storia dispersi al fronte
della battaglia degli ippocampi
con le stelle
Perdo ancor dolcemente
pensieri di carta macinati a pietra
come gusci di semi nobili
leggeri strati
di pelle rossa
nel rosso
volanti...