La città si è svegliata avvolta da un mantello di nebbia
Il palazzo di fronte sembra un vecchio maniero
Neri i corvi, come pensieri che si posano su di un'anima, nuda
in attesa di un raggio di sole
Nebbia sfuma in mille impercettibili, impalpabili gocce
Perle di pioggia, pianto represso
La nebbia
Ho sempre pensato a lei come a qualcosa che offusca i pensieri
Delinea adesso contorni fatati
Dentro di lei i rumori diventano suoni lontani, indistinti, confusi
Nasconde all'occhio il traffico in strada
Offusca, imbianca la vista, spalanca il cuore alla fantasia
Immaginazione
Mano sudata che bagna tutto ciò che accarezza
Carezza lieve di un raggio di sole che buca
Trafiggendole, particelle e vapore
squarciando il silenzio
Il castello riprende sembianze di un moderno palazzo
e da dentro la nebbia le auto ricominciano a sfrecciare
E la fiaba..
Finisce qui