Che sei come l'aria
che non si può rinchiudere
che sei
unico
ma nessun nome
ti si può dare
Che sento
la morbida carezza
lontana
che intuisco
il graffio
nella carne
Che senza vedere
attingi il sapore
che senza toccare
distingui colori
Non conosco numeri
dei momenti di te
ma regole distratte
non comuni
ma abbandoni
sconosciuti
di giornali
su fortunate
sedie
Non voglio
che tu entri
poichè non potresti più
tornare
non voglio entrare
ma restare fuori
e guardarti
andar via
in me...