È l'alba, al capolinea spiccioli di persone, s'affrettano a salire
un impulso elettrico, scuotendolo
lo fa impennare
agile s'avvia
gli ancora freddi pneumatici
mordono sordamente, l'appena schiarito asfalto
un fascio solare, il primo del giorno
lo spinge sù per la salita, la prima
prende brio, arrivato al piano
si ferma al semaforo
uno sguardo all'orizzonte marino, uno al traghetto
che mette fine all'incantesimo sardo
È verde.. stavolta ruggisce
sfrecciando, attraversa distrattamente
gli antichi borghi ancora immersi
in quel che rimane del sopore notturno
prima del caotico risveglio.
L'omogenea moltitudine, affolla l'interno
spariscono un po' alla volta i visi assonnati
per far posto a chi aspetta il sole
per il risveglio e
con loro, inizia un nuovo giorno