Oggi canterò d'una lacrima silente
un giorno lasciò il suo lucente porto
oggi canterò dell'alba possente
che spazzò via ogni lascivo torto
oggi canterò delle lucente stilla
dalla vita erosa in un minuto
nacque da sì luminosa cella
eppur fu intenso il suo vissuto.
Quando l'ultimo sogno infranto
si sveste nella solitaria alcova
preludio al sospirato pianto
la triste verità comprova
quando l'orizzonte infiamma
e l'abbagliante astro svetta,
mentre l'ultimo dilemma
rende la dimora troppo stretta
riempi il cuore affranto
col buio della stanza vuota
provi a rimembrarne il canto:
un'altra goccia a ruota
ti volgi alle lacrime dal cielo
le interroghi un inverno intero
poi il cuore crolla in sfacelo
sì trafitto da un cupido fiero.
Eppure un dì l'anima si libra
sì fosse il mondo che l'aspetta
e, bagnandoti le labbra,
morì la stilla maledetta!