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Settimino

Scoppiò
quel suo viso
come un sole
sulla nostra meraviglia
nascendo
assieme al suo sorriso
in fretta
senza il tempo
per coglierle quel fiore

io nascevo prima
molto prima

col fiato tiepido
s'infila nella folla
fiuta un'attrazione
le mie spalle
primavera

io la sento prima
molto prima

una sera
serpeggia la dolcezza
avvitata
come il fascino discreto
e veste la tristezza
d'un abito l'inganno
s'agghinda d'un sorriso
impudico e proteso

è di certo la signora
quella bella
quella mora
la morte che carina
io la sento prima
molto prima.

 

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