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Insurrezione napoletana

Toledo San Gregorio Caracciolo
Chiaia Fuorigrotta Materdei Vomero
si combatteva nei rioni - non con le armi -
abominando carestia, sozzura e infine
fame, più avversa delle vili bombe.
Il cuore di Partenope, sfregiata dall'umana
angheria - prima d'allora- non aveva
esecrato alcuno, ma le sofferenze e le
illusioni armistiziali azionarono
insurrezione - anarchica e ribelle-.

Scholl - il colonnello- odiava il
Belpaese, accatastò migliaia
e migliaia di partenopei per
la fucilazione di un marinaio,
terminò lo spettacolo e tutti
a piedi verso Aversa, morirono
una decina sotto gli occhi
degli affollati.

Un miracolo umano corre
per rioni, quattro di Giornate
a lottare e sparare
vince il popolo, il tedesco
si ritira come un leone
prostrato di correre
bramosamente per la giungla,
che è Napoli.

 

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