Oggi il poetare,
lo scrivere,
m'appare chimera angusta.
Il verso
assomiglia
ad un cavallo selvaggio,
che in odor di primavera,
a briglie sciolte,
cavalca il vento,
sfiora le praterie della mente,
ma al morso,
non s'avvezza,
lasciandomi
seduta
sulla staccionata
del pensiero stanco.
Attenderò la notte...
forse,
sarà il sogno
a farmi dono,
del sospirato verso,
oppur l'Amore
che è mio sposo.
Altro, oggi, non posso
fare,
se non chetar lo spirito
e sospirare.