Dopo il tocco
dell'imprevisto
l'unico e solo
abito nudo
ti allontanasti
cosmonauta leggero
con l'ossigeno attaccato alla bocca
nuotando rarefatto e sorridente
nell'aria senza l'aria del mio petto
Tutto quello che vidi
senza guardare
fu il fumo lento
della mia sigaretta
incenerirmi
senza repliche di sorta
ma con l'ultimo
evidente sale
colante sulle ginocchia
Ed il sospiro guarì dalla follia
e tutto divenne chiaro e spietato
tutto si rovesciò nella clessidra
tutto rovinò
nel reale
Ed il sospiro divenne male
incapace
di sospenderti nel volo
ma soltanto nella retina
incantata
dalle movenze delle tue spire
intorno alla gola
L'ovatta delle mie orecchie
fu dura cera
disciolta piano dall'incedere
del Vero
Imperatore
ed ascoltai il polline
sollevarsi al vento
e guardai il mio gatto
fissare
la pioggia...