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Madre di Tufo

Si sbriciola nel mio tempo,
nel pulviscolo del mio tempo
si sbriciola,
in ogni passo,
in
scaglie di lamento
e di gioia.
Si sbriciola Palermo
in me
e non dà noia.
E mi racconta di sé
e di me
al contempo.
Passerò il Cassaro sornione
ed oltre la Porta Felice
abbraccerò
il nostro destino,
madre mia,
abbraccerò
un domani che non mi rappresento.
Non guardarmi con occhio traverso
quando
- sguardo di tufo sempiterno -
befferai la mia canizie
sotto il passo dei giovani
tuoi figli e nipoti,
e ti eternerai a mio dispetto;
non guardarmi con riguardo,
madre mia,
è breve la mia via,
ma lascia che lasci una firma:
una poesia,
e così sia.

 

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4 commenti:

  • Emanuela Lazzaro il 19/11/2017 10:17
    Ad una prima lettura non è immediata la percezione delle immagini che vuoi trasmettere, tuttavia hai colto bene dei momenti della tua città che è generosa di colori, nomi e storie ma non sempre anche emozioni da dare agli scrittori. La tua terra madre ti ha plasmato nel tufo e nel sole di ogni giorno e tu la vuoi raccontare nella sua forza primigenia cogliendo con fermezza degli scorci che magari feriscono l'anima ma proprio perchè rappresentano ciò che vivi e ami non potrai mai scordare.
  • K. Lear il 09/04/2010 17:15
    Ehhhh bella bella. A me spesso viene difficile questa simbiosi con la città. Ma forse solo chi è artista può viverla intensamente
  • karen tognini il 21/03/2010 21:16
    Molto bella... Aldo... complimenti!
  • loretta margherita citarei il 21/03/2010 19:21
    belle immagini usate, bei versi, piaciuta

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