Ciao Fratello, io non sono come te,
ho un lavoro,
bello. Non son fermo a un semaforo,
ad aspettare,
io vado a lavorare. Poi non ho la pelle nera,
l'abbronzatura
la faccio artificiale. Tu così scuro fai paura,
io bianco
sono buono e ti sopporto. Non mi sei mai piaciuto in branco,
come un animale
tu violenti e rubi. Se sei qui solo per far male
te ne devi andare
con le buone o le cattive. Qui non puoi più stare,
è così per legge
dai, siete tutti uguali. Africani o Marocchini non si sfugge,
non vi piace lavorare
e non avete una speranza. Noi sì che sappiamo ragionare,
noi in Dio crediamo
mentre voi avete un dio pagano. Suvvia andiamo,
non se ne può più
siete in ogni dove. Io tutte le sere prego il mio Gesù,
che vi porti lontano
con una barca. O meglio sopra un aeroplano,
andatevene in malora
se qui vi lamentate. A casa vostra non vedo l'ora
che arriviate
e la' poi restate, perché la mia razza voglio che sappiate
è qui da mille anni, anzi milioni
ed è una razza pura, bianca, molti sono i buoni, ma tanti i gran coglioni.