Riferisco
agli amici poeti,
il messaggio,
della gentile
magheritina,
che mi sussurrò
ieri, all'orecchio,
mentre
solerte ero
a cogliere
l'asparago verde.
Con voce flebile
mi fece notare,
con disappunto,
che più non vuol esser colta,
nè dei petali sfogliata,
dagli amanti,
per fare quel gioco
d'amore
del" mi ama e non m'ama."
Ella ha un grande senso
del pudore,
si vergogna
a rimaner svestita,
è sorella della timida viola.
Ma ben più serio è
il messaggio lanciato:
primavera adorna il prato
di fiori colorati,
per rallegrar gli animi,
per far goder gli occhi,
quindi sta a noi umani
a non essere sciocchi.
Un fiore è l'espressione gioiosa
dell'Amore rinato,
che senso ha coglierlo?
È di tutti
e da tutti deve essere ammirato.