Violento la mia ombra
con bruschi malumori.
Mi grido dentro l'ira
per sollevare quel velo
al momentaneo cruccio.
Sorgi poeta! Sorgi!
Elevati oltre la cortina
che impedisce al cuor di rivelarsi.
Alzati!
Alzati sulle punte
e lascia alla musa
spargere di versi
l'arido mio capo
di quell'esser o non esser
di quel fui o quel sarò.
Riportami la dignità
che pur
nell'abisso della disperazione
di gioia mi ricopriva.
Torna poeta! Torna!