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Post tedium

Assorto
in un affogato d'ozio
rimiro l'orizzonte sbieco
e all'infinita china del sole
sorseggio un infuso di me.
Ronzano moleste
punteggiature d'uccelli
nel blu' di una flaccida
eppur satolla giornata.
Odo starnazzare in lontananza
e al teatrale tedio ammicco
con consumato mestiere.
Chiudo la cronaca di una noia
annunciata dignitosamente
tra un ronfo sgarbato
ed un ghigno sottile.

 

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7 commenti:

  • Anonimo il 24/09/2010 22:10
    10 aggettivi in 16 versi, è quasi un record. E poi quel blu (con l'accento!) grida vendetta. Un po' più d'attenzione alla scrittura, per favore.
  • Floriano Crescitelli il 04/07/2010 22:44
    Ottimale il lessico, un realismo giusto se ci fosse reattività direi perfetta
  • roberto anonimo il 14/05/2010 11:06
    ottima poesia complimenti
  • B. S. il 31/03/2010 20:36
    È uno stile particolare il tuo.
    Nell'insieme è molto piacevole questa poesia,
    anche se lascia una vaga sensazione d'amarezza.
  • Anonimo il 31/03/2010 18:16
    Bella. Non so che dire, bella poesia complimenti!
  • laura marchetti il 31/03/2010 17:20
    bellissimo ronfo garbato e ghigno sottile... una lettura piacevole
  • loretta margherita citarei il 31/03/2010 15:27
    bei versi

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