Di chi se non mio è il mio destino,
nella morte si rivive in una eternità di onori,
lasciare soli i ricordi
nel caldo buio di una grotta
o invisibili tra le nuvole del Fujiama
sogno!
Elevo i miei pensieri alla sola morte,
finchè purificato sarà l'estremo andare,
sarò pronto,
il mio cuscino bianco, profumato il corpo,
nella destra il vakizashi,
la sinistra sorregge il ventre
e la mia mano scende,
veloce, da sinistra verso destra,
poi risale liberando le emozioni.
Il mio nome? Samurai.