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Il maialino

Un primo lunedì di un mese ed anno, che ormai mi sono scordato
Il sig. Cesare V. va al mercato della Nozza, compra un maialino,
lo infila dentro un sacco, e lo mette sulle spalle, come lui ha sempre fatto.

Quale dono di ubbidienza, alla chiamata della guerra,
il suo passo e zoppicante, al posar del piede in terra..

E dunque deambulando con l'amico suo bastone,
dal mercato, su già detto, si avvia verso Bione,

Fatti pochi passi, un figlio si avvicina e gli dice: dammi
il sacco, col maiale, che lo poso sulla lambretta, dotata di pianale.

Il padre non crede al figlio, perché sa, che più volte, è pur caduto,
e guardandolo dritto in faccia, fa una smorfia di rifiuto,

Il figlio insiste il genitore cede, non per fede nel figliolo,
ma per la sua gamba claudicante, che è già stanca e dolorante.

Perciò il figlio, riavuta la fiducia, prende il sacco ed il contenuto,,
se lo stringe fra le gambe ed il pianale della moto.
:
Felice corre a casa, e sa che il guidator di moto, è di continuo in vista
e, alla meta, non può di certo giunger dopo, il forte pedone, od il bravo ciclista
..
Però come tutti sanno, che nelle umane azioni, ogni piacer non dura,
sul ponte RE del fiume chiese, il porcello si è messo a gridare, proprio
fuor di ogni misura.

Infatti, dai natural grugniti, che non sono voci di lamento o di pretesa,
passa a grida tanto forti,
da spaurire i vivi e forse anche, color che sono già morti..

Però il giovane è poco esperto, e accelerando corre a casa, ancor più dritto,
mentre il povero porcello, si brucia la culatta, come fosse un gamber fritto

Ad un tratto è tutto fumo, sul maiale, il conducente e la lambretta, ed il porcello

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3 commenti:

  • oreste vallini il 19/07/2010 21:35
    Oggi compio gli anni, e sono 73
    Mi auguro che un giorno li abbia pure te
    .
    Ed allora capirai quanto sono importanti,
    perché il pensier ti scorre in vari luoghi
    e tempi
    ti passa davanti tutto, il film della tua vita,
    a cominciare da quando, contavi sulle dita.

    Peccato che cominci da quella data a
    ricordar e
    lasci per la strada il primo amor
    materno
    che ti ha fatto degno di viver in sto
    mondo, che gira nello spazio con moto
    tutto tondo
    e se tu pensi a quel sistema misterioso,
    dalle tue labra ti scappa l'impronta del sorriso,

    e sereno attendi che si concluda il tuo
    tempo, su questa zolla di firmamento.
  • loretta margherita citarei il 04/04/2010 17:53
    bella,
  • laura marchetti il 04/04/2010 10:24
    bellissima fiaba... che fantasia! si legge con piacere ed il finale... lo condivido appieno!!!

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