Ti incontrai un giorno, mentre prendevo l'ascensore
per vedere chi abitava nei piani superiori.
Un ascensore di vetro,
vedevo le targhette con diversi nomi,
mi fermai sul tuo nome:
"Marchetti"
Pensai:
"Chi sarà mai. Forse è una direttrice,
una famosa scrittrice,
una professoressa
o una severa dottoressa?"
Bussai, non rispondeva nessuno,
entrai lo stesso, la porta era aperta.
Fu una grande scoperta per me sapere
che eri una persona normale, come me.
La tua autobiografia era simile alla mia
Cominciai a leggere le tue fiabe,
conobbi una persona meravigliosa in quelle righe.
Tu, come pianta del lauro,
vivi nella gloria della tua semplicità,
la tua folgorante aura
protegge e scalda il cuore dei tuoi amici.
Non ti smentisci e non tradisci la fiducia
di chi ti vuole bene.
Fragile e affascinante,
una mente brillante,
dolce e mite,
vivi con dignità nella tua quiete.
Tenera e allegra,
selvaggia e gentile come una zebra.
Componi una musica soave con le tue note,
guidi l'aereo della tua fantasia come un pilota.
Pacata nei modi, rivestiti d'affetto,
le tue poesie sono sempre perfette.
Sono per te, i miei versi, cara Laura,
meriti tutto l'amore del mondo
e l'immenso rispetto.