Nell'insolenza di un'isola algebrica
fedele a falangi piumate
come ai cristalli la neve
convivono beate e solide
le confusioni irrimediabili
e le certezze
lascive
-ché la parsimonia degli eventi
ha trovato speme invidiabile
ché l'offerta degli oracoli
ha convissuto col mietitore-
Meraviglia bambina
-mia rinascita-
il tuo profilo
in un fiato mi imprigiona
con l'Assoluto
m'incatena
dissolvendomi
ossigeno
Nell'indigenza di stile e conseguimenti
mistura son divenuta
d'una precisione confortevole
-nel caos perfetto
d'una tormenta
silenziosa catarsi d'un uragano-
nella carezza accennata
lieve lama di sole primario
Eccomi!
Trafitta
Infinita