Piccolo parassita,
ti nutri di me,
hai già divorato
gran parte del mio cuore.
Vorresti ultimare il lavoro,
estinguere l'infinito sopito giorno d'estate
che mi faceva respirare l'anima.
Nossignora,
dimorerai silenziosa
nei miei umidi ricordi,
fino a seccarti
al sole di nuove curve.