Sopra un'altalena
tenuta da funi
appese al cielo,
il tuo corpo leggero
danzava, privo
di forza gravitazionale,
mi chiedevi: sospingimi
fino al punto più alto,
voglio raggiungere
quella nuvola rosa.
Ti sospinsi...
e ti sospinsi ancora,
finché una luce nuova
ti pervase il volto.
La luce del mattino,
cancellò l'ovattato mondo
della notte e vidi i tuoi occhi
dischiusi ancora.