È un'attimo, un soffio, un'abbraccio,
un tepore di baci nella notte.
Nel mio tempio dell'amore, amato e rispettato,
attraverso una piccola fessura vedo
un cielo cupo, stelle soffocate, il chiaro della luna
tradito da amanti frustati dalle proprie voglie.
É strana questa notte, nessuna emozione, nessun colore,
stacco i miei occhi da quel grigio bagliore,
mi ritiro in un'angolo in ginocchio e penso.
Una melodia mi porta verso un velo, intravedo delle luci,
stupende, colori, fiori sbocciati. Un soffio di profumo che mi avvolge
sprigionando sensazioni piacevoli di aromi sofisticati, umori giocosi,
ilarità, planando su una scogliera ricca di coralli rossi che emanano
la frenesia del vivere, del bello di una leggiandria frizzante e spumeggiante.
Bollicine che danzano in un bicchiere, inno alla serenità ma è l'attimo
che inerosabilmente finisce.
Cerco di capire questo senso di buio e di luce, faccio il possibile
dell'impossibile, sputo tutti i miei libri del passato, pagine di storia,
pazzi studiosi che ancora oggi scrivono di sapere un perchè,
ricerco parole in un niente, mi viene da vomitare, brucio tutto
stò fermo in silenzio.
È un mistero di un'attimo, un'amore per sempre,
petali di rosa coprono il mio viso, sorrisi e lacrime,
un tepore di baci, una carezza, una bianca nebbia
avvolge il mio tempio, nella mia mano stringo forte
una pistola, uno sparo nel buio, urlo al mio vento
portami via da questa follia!