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Il vespro

Bigio s'affannava il fiume
corrucciato
scrollandosi di dosso,
e dalle crespe schiume
le luci rosse della sera
e gli ultimi colori dell'estate.
Restava a galla solamente
il costume vano degli umani
i peccati tramortiti e ciechi
e lo sporco dell'intelligenza.
Ma da lontano, fortunatamente,
a fargli luce gli correva addosso
clemente un suono di campana
l'indulgenza del vespro
e la prece umana
dimentica del resto.

 

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0 recensioni:

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19 commenti:

  • Giuseppe ABBAMONTE il 04/05/2010 19:25
    Semplicemente magistrale
    Giuseppe
  • Maria Rosa Cugudda il 24/04/2010 11:11
    Poesia molto apprezzata nello stile e nelle immagini!
  • tania rybak il 18/04/2010 12:37
  • Dolce Sorriso il 16/04/2010 20:34
    splendida poesia
    molto apprezzata
    un applauso
  • alice costa il 16/04/2010 12:31
    una descrizione splendida... tra i colori del tramonto.. il suono lontano di una campana...
    e un'umanità diversa...
    Bravissimo... complimenti...
  • sabrina pieraccioni il 15/04/2010 20:29
    veramente molto bella evocativa e ben desritta...
  • Anonimo il 15/04/2010 09:06
    Fortunatamente possiamo leggere il suono della tua clemente campana che ci nutre per non afogare nello sporco dell'intelligenza quotidiana o pseudo tale.
    Un inchino, Mastro.
    ss
  • Anonimo il 14/04/2010 21:55
    Complimenti Ugo.. incantevole poesia. Bravissimo
  • Anonimo il 14/04/2010 17:08
    Bravissimo Ugo, grande poeta di questo sito, Ciao
    B. Roses.
  • denny red. il 14/04/2010 04:57
    bravo!! ottima!! poesia molto piaciuta!! ben scritta e bei versi. bravo!!




    Denny red.
  • fabio martini il 13/04/2010 13:38
    Poesia molto curata nei dettagli che meriterebbe spazi più appropriati... come dire: "margaritas ante porcos" . Un abbraccio. fm
  • Anonimo il 13/04/2010 11:21
    Quando giunge la sera... ci si immerge lentamente in una dimensione decisamente più umana, chiedendo, con più umiltà, il persono...
    Bellissima!!!
  • loretta margherita citarei il 13/04/2010 05:29
    versi magistralmente scritti, sei super.
  • Solo Commenti il 13/04/2010 01:36
    Delicatezza dei toni, pacata ironia, grande movimento scenico, imprevedibili chiaroscuri. È una poesia che accolgo come un raro dono.
  • Aedo il 12/04/2010 23:57
    Ugo ci ha donato momenti di poesia unici, un affresco di umanità ed emozioni. Bravissimo!
    Ignazio
  • laura marchetti il 12/04/2010 23:28
    la preghiera della sera, per redimere la piccolezza dell'uomo
  • Maurizio Cortese il 12/04/2010 21:36
    Ugo Mastrogiovanni sa sempre usare con maestria toni chiaroscurali, che si rincorrono prima nella natura e poi nell'animo; come accade in molte composizioni poetiche e musicali, il tocco di una campana viene a sciogliere una situazione apparentemente insolubile: la preghiera della sera ha la sapienza di recuperare anche una giornata spesa tra "peccati tramortiti" e "sporco dell'intelligenza". Versi assolutamente di spessore.
  • Anonimo il 12/04/2010 21:32
    Ugo, non so che dire è una grande verità. Ma non so se esiste campana tanto intonata da aiutare il povero fiume in questi momenti, proprio non so!!
    Versi bellissimi, come sempre mi sei maestro...
  • Anonimo il 12/04/2010 21:25
    poesia da cinque stelline. davvero molto interessante, sotto diversi punti di vista. apprezzata moltissimo

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