Bigio s'affannava il fiume
corrucciato
scrollandosi di dosso,
e dalle crespe schiume
le luci rosse della sera
e gli ultimi colori dell'estate.
Restava a galla solamente
il costume vano degli umani
i peccati tramortiti e ciechi
e lo sporco dell'intelligenza.
Ma da lontano, fortunatamente,
a fargli luce gli correva addosso
clemente un suono di campana
l'indulgenza del vespro
e la prece umana
dimentica del resto.