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Via della tristezza

Se fossi acqua mi annegheresti con la tua impotenza e vitalità.
E io avrei la certezza della tua costante presenza, anche nella tua invisibilità.
Se fossi fuoco arderesti l'anima, con le tue pugnalanti scintille.
E io avrei il bisogno di calore nella tua giusta ospitalità.
Se fossi aria mi faresti vivere di niente, di quel legittimo nulla di cui sei fatta.
E io avrei la condanna a morire, immobile, nel tuo soffio costante.
Se fossi il tutto mi porteresti là dove il nulla mi stringe l'anima e mi rende immortale.

 

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15 commenti:

  • orlando di giorgio il 11/07/2013 13:45
    triste profonda e intensa piaciuta molto complimenti
  • Raffaele Arena il 27/08/2011 14:46
    Potevi esprimerla forse in modo piu compiuto, ricorda versi antichi come "Si fossi foco" certo che il niente e triste e comunque non esiste. Buona!
  • Anonimo il 28/11/2010 14:33
    La tristezza è così: la puoi vedere nell'acqua, nel fuoco, nell'aria, nel tutto, ma anche nella terra, nel niente, in un foglio, in un punto adimensionale, in un'equazione.
  • Giuseppe Tiloca il 08/09/2010 22:08
    Bravissima, questi versi sono eccezzionali, sono chiari, ben distinti e richiamano alla lettura.
  • francesco verducci il 12/08/2010 16:16
    Impotenza e vitalità, bello il contrasto. Mi piace
  • Dark Side il 26/06/2010 17:15
    originale e di notevole pathos e impatto... mi piace come scrivi, complimenti giulia
  • angela testa il 03/06/2010 17:06
    Molto interessante...
    versi bellissimi...
  • Anonimo il 03/06/2010 17:05
    Testo molto bello, brava.
  • angela testa il 03/06/2010 17:05
    Bella interessante.. nei versi...
    molto apprezzata...
  • Anonimo il 29/05/2010 19:57
    Poesia stupenda, complimenti.
  • Sergio Fravolini il 23/04/2010 08:15
    L'invisibile e l'incostanza... amare.

    Sergio
  • Giulia De Giorgi il 17/04/2010 19:29
    La poesia non si esprime sempre attrvareso la metrica... A voltel'originalità con cui i sentimenti fuoriescono colpisce l'animo di chi ascolta =)
  • Anonimo il 16/04/2010 23:40
    A parte la metrica (a chi importa?) è una poesia sensibilmente rabbiosa che cattura l'attenzione. Brava.
  • laura marchetti il 16/04/2010 21:06
    originale e piena di fantasia, mi piace
  • Anonimo il 16/04/2010 18:38
    C'è un contenuto interessante...
    Ma è evidente che non rispetta una versificazione regolare
    Comunque bella 5 stelle