Vi siete mai chiesti cosa significa il mio cognome?
Il perché delle mie poesie e
perché amo lasciare dappertutto le mie orme.
Vi svelo un segreto, significa il pescatore,
ma più che pescatore mi sento un pesce fuori d'acqua,
una balena megattera,
una balenotta azzurra,
stordita dal rumore terrestre,
dalle navi che buttano il fango del peccato,
lodando immoralità che io reputo sbagliata.
Mammifera balena, nelle acque limpide
ho partorito i miei figli,
provo il dispiacere e pena nel sapere,
che un giorno dovranno confrontasi
con questa malata società,
che dovranno affacciarsi alla realtà.
Gioco con loro, produco gorgoglii,
insegnando loro l'armonia e bontà.
Quando mi sento stanca faccio gli sbuffi,
perché non sempre è facile educare
i miei pesciolini buffi.
Descrivo gli echi e risucchi del mio passato,
scrivo le canzoni e le dediche
per chi non ho mai visto
e per chi non ha avuto la fortuna d'esser nato.
Emetto i suoni gravi e acuti,
facendo le pause e cercando d'esser muta.
Rimbombo con tutta la forza la mia allegria
e mi faccio trascinare dalla malinconia.
Come una sirena, mi perdo in un canto
misterioso e suggestivo,
facendomi sentire a chi è felice d'essere vivo.
Vi prego, non distruggete la mia voglia
d'essere un delfino...
di aiutare coloro
che affondano negli abissi marini.
Non voglio essere al centro del mirino,
voglio nuotare libera nell'ombra del divino.
Il canto delle balene è ammaliante,
il mio è un sorriso smagliante.
Balene cantano senza le corde vocali,
è un canto del cranio, un canto mentale.
Salvate le balene, sono importanti
per il benessere dei cetacei,
tanto quanto è importante la fede
e la proclamazione della pace.
Una larga coda del mio cuore sbatte sulle onde,
poi si nasconde nelle profondità,
ma chiedo sempre la stessa cosa:
amore e pietà!!!