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Signori...

Signori,
dov'è la tempesta?

Il cielo è cupo,
ma in strada si ride.
I tuoni scuotono
l'assopita atmosfera,
anche se il piccolo ambulante
osserva perplesso
le altezze.
E si gratta la testa quasi calva.

I manifesti lacerati sui muri,
i mattoni grigi,
uomini senza sguardo:
il tutto è un trama
di un vecchio film in bianco e nero.

Signori,
dov'è l'assassino?

È al bar
a sorseggiare il suo caffè quotidiano.
Chi sarà tra tutti questi
giocatori di carte, che espiano
la loro vita
in equilibrio
tra un sorso al bicchiere
e una mosca schiacciata alla parete?

 

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2 commenti:

  • Giovanni Conti il 04/02/2009 23:55
    Ci sono sicuramente molte metafore, non a tutte arrivo. o meglio, arrivo a conclusioni che non riesco a conciliare. siamo noi che dobbiamo sforzarci a decifrare, Teodoro, tu hai cifrato, con l'aiuto del tuo inconscio.
    Nel complesso bella anche se... complessa! Ciao!

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