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Rito d'attesa

T'aspetto come mare
disfatto d'autunno,
amplesso d'onde
di gelo e filigrana.

Risplendi parole
salice carico di pioggia
protesa carezza di croce,
mano lontana.

Sei tenero cristallo
nell'armonia del sogno,
spiga di grano
linfa di farfalla.

Nocciolo di vita
sotto l'eterno assedio della luna
col candore della carne
sfiori il silenzio delle tentazioni,
scivoli sulla pelle.

Hai il sole nel grembo
nudo straniero al tempo.

Gelso nel cuore,
sprofondi muto come tramonto
canto di cicala
essenza d'ombra.

Sposo alle mie labbra
nella nenia dei giorni
nel pianto d'ulivi mossi dal vento

sei l'estremo ultimo canto.

 

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6 commenti:

  • Elisabetta Fabrini il 07/07/2010 21:41
    veramente una superba opera... i miei complimenti..!!
  • Dark Side il 24/06/2010 22:18
    un solo commento:spettacolare
  • Anonimo il 25/05/2010 13:33
    Belle immagini anche se guardate lontane con un continuo "Sei... Hai..." ecc., avrei scelto un modus impersonale, in questo modo avresti disegnato un infinito, e scusa la diallele, finito. In ogni caso ottima poesia, cinque stelline sono comunque poche, merita di più!
  • Free Spirit il 05/05/2010 15:07
    Che spettacolo questo canto d'attesa
  • Anonimo il 05/05/2010 11:54
    Un canto meraviglioso... poesia scritta divinamente, grazie!
    Ciao, B. Roses.
  • laura marchetti il 05/05/2010 11:03
    bellissime metafore, vera poesia...

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