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E se adesso

Sgualcito, riverso,
il viso di rossetti macchiato,
colori forti
dissennate esperienze
che del vivere saziano
forse sospesi appetiti.

Tenera aggressiva
la sua epidermide, e
vigorose pennellate
sull'intonaco mio,
disegnano percorsi
nel muto entusiasmo.

E se adesso..

Ragione percuote
il traballante credo,
che nell'alba precedente
si acquetava nel vero
unico idillio precoce,
percorso.

Quaranta acri
sopra il cielo,
quaranta cirri
sotto il mare,
quaranta schegge
di Venere sospirate.

Come potrò tornare?

 

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4 commenti:

  • Franco Castelli il 11/05/2010 21:28
    Loretta, grazie per il commento. Essi sono forse la benzina "necessaria" per poter far funzionare ancora, il mio vecchio motore!
    Frà
  • loretta margherita citarei il 11/05/2010 21:13
    ottima poesia, ben scritta, complimenti
  • Franco Castelli il 11/05/2010 12:00
    Grazie Ange.
    Il numero 40 che emerge prepotente nella chiusura, sono gli anni che conosco mia moglie. La correttezza o forse solo "fortuna", ma l'immagine della poesia non ha rappresentato, non rappresenta e non "rappresenterà" la verità.
    Frà
  • Anonimo il 11/05/2010 10:56
    Poesia che lascia aperta qualsiasi strada...
    come potrò tornare
    forse non si può più tornare...
    però si può essere
    scusa ma riflesso nei tuoi versi.
    ciao Franco
    Angelica

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