Poche lacrime
del mio cuore portarono
il tuo nome,
perché troppo acerbo,
inesperto del dolore.
Ora ti piango a colori
per le occasioni negate alla vita
ti vedo avvolta
dalla dolce Bianca nebbia dei sogni
che nella mente prende vita
disegnando il tuo volto sfumato
come fosse parte
di un'altra esistenza.
Più che mai ora
sei nella mamma,
piccole frasi,
detti in dialetto,
lo stampo di ciò che eri
è impresso oggi nei sorrisi
che ci regali,
dall'accogliente dimora
che batte dentro noi.