La sera riversa lacrime
sulla città
che tremando si è chiusa
dentro le case.
Una luce di un lampione
è scesa a specchiarsi
in una pozzanghera
tra una panchina e il buio.
Il vento sta spettinando
un salice, che piange
mentre ascolta il suo fischio,
treno che si allontana,
insieme alle foglie e ai pensieri
smarriti.
Un gatto rincorre un'ombra,
che si allunga sul muro
una macchina che passa,
asciugandosi gli occhi,
che spiano il buio e guardano lontano.
Il lamento di una sirena che fugge
in fretta, vite che aspettano,
dietro ai vetri della finestra.
La strada è lucida e riflette
bagliori di speranze,
le luci della città.
Poi arrivi tu,
il solito caffè dici,
e la notte
... diventa giorno.