Vuoi giocare con me?
Mi lascia indifferente la tua follia,
ti conosco.
Una figura nera, cammina nella notte,
il nero tenebroso che oscura e crea un enigma
sul vasto atrio di vetrate colorate.
La leggerezza del tuo pensiero, incatenato
nell'ipocrisia, non hai onestà intellettuale,
la capacità di ammettere tutte le varie
faccie che assumi.
L'eco del pensiero, degli sguardi.
Raccogli l'enigma, raccogli la sfida.
La danza del guerriero è iniziata.
Ti fronteggio, ti invito nell'arena.
Muscoli pulsanti, azioni feroci, sottili che
ti colpiscono e ti uccidono.
Il nero oscura tutto, ti rende cieco.
Ma senti i tuoi sensi, sono vigili.
Viscido, apri la botola della fuga, non sei in
grado di fronteggiarmi, ma attendi, strisciandomi
alle spalle per colpire.
Ma raccoglierai quello che semini, tutto torna,
il gioco continua, solo sarai, nella tua falsità
e ingiuria.
Fai la tua mossa, attento, fai quella giusta.
Io ti rispetto, ma nella tua morte eterna.