Tu, con occhi ancora fanciulli,
giochi con immagini virtuali
che appaiono, scompaiono,
ritornano eccitanti.
Eccolo a tua mercè è il nemico:
poliziotto, insegnante, genitore.
E la partita comincia
e tu ancora, piccolo ragazzo
ti impegni, centri il bersaglio,
lo insegui, lo fermi,
lo ferisci a morte.
Esulti di orgoglio,
il nemico infame è a terra,
è spento!
E un altro ne cerchi
con cursore amico
e il gioco continua
suadente, allettante,
coinvolgente tanto.
Tu cresci in età
ma non in grazia.
Insidioso germoglia dentro di te
il fiore del male.