Serpeggia inquieta
la mia anima dolce turbata
mai stata così luminosa attenta
a cogliere dall' inferno
i fumi del male
sproporzionati silenzi
cui costringe l'io ignaro identico al sé
autenticità di una spinta
oltre il peccato
oltre spirali di incenso incesto
oltre gli stessi dialoghi
umilianti incontri
lungo assenze di forza di violenza
oltre il fango della folla
che sogna che divora la carne
restituendo lo spettacolo informe
dell' uomo sospeso pigro
viaggio infinito nel mio piacere
difficile seguirne amore pace
pieni di poesia noi
rinunciando alla morte soli
nel puro lavacro del mondo.