Mi sfiorò la tua presenza
-improvvisa-
Mi arrivò come un bagliore
dalle ombre
della stasi
-la mia-
Mi sfiorò la nuca, il collo
fino poi ad insinuarsi
sulle corde del mio corpo
quando divenne leggerezza,
come piuma che si è persa.
Non sapevo tu chi fossi,
sopraggiunse primavera
e l'odore delle rose
mi sconvolse, mi trattenne.
È sicuramente interessante il connubio tra la presenza leggera di un corpo che sfiora e l'inebriante profumo di rose. Un filo rosso lega questa sospensione. Bella poesia, scorrevole, melodiosa e profumata.
Anonimo il 03/06/2010 22:34
... un brivido mi prese e scese giù lungo il corpo
e mi catturasti estasiata come profumo di rose...