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Il pane della solitudine

Sfumano i suoni della casa
dentro una nenia che culla
i ricordi d'una terra
avvolta da infauste lune
e che mesce latte di chimere.

Scontri visi sconosciuti,
sospettosi e muti di carità
sordi al mistero che ci dimora
che versano solo l'agro
di lingua morta.

La nostalgia che rende
lo sguardo opaco alberga
dentro il cuore nelle mattine
di bruma e di luce oscura
quando attendi all'angolo
un padrone da servire
per sbocconcellare
il pane della tua solitudine.

 

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8 commenti:

  • PE il 31/08/2011 16:00
    l'inizio nn mi ha convinto la fine è molto molto bella complimenti rende l idea non solo della solitudine forse anche del bisogno degli altri
  • Raffaele Arena il 21/08/2011 23:58
    Complimenti. Espressione di sofferenza e resilienza di una donna di valore!!!
  • Dolce Sorriso il 10/11/2010 22:34
    davvero particolare il tuo stile... mi piace
    brava
  • Attanasio D'Agostino il 07/11/2010 16:55
    Molto bella, un caro saluto Tanà.
  • Anonimo il 22/06/2010 10:23
    Bella Prof... un modo di scrivere veramente particolare!!!!!
    Piaciuta!!!!!
  • marina guarino il 21/06/2010 16:30
    Grazie di cuore.

    Un abbraccio
  • Anonimo il 21/06/2010 14:18
    Veramente bella, ben scritta è ricca di armonia.
  • Anonimo il 03/06/2010 20:00
    Troppo bella lascia a bocca aperta, bellissimaaaaaaaaa

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