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I traghetti di Nanaimo

Nel pulviscolo scintillante
che gioca ignaro tra le nude pareti
delle stanze ormai spente,
trafitti dal sole calante
danzano anche
i nostri intatti ricordi,
inquilini felici ed eterni
della casa sulla collina,
dietro al faro che ammicca
ai traghetti di Nanaimo.

Uno ad uno li contavamo,
i grandi battelli,
che scandivano
col loro cronometrico passare
le ore della passione
e dell'amore.
La melodia dei nostri gesti,
forti ed armoniosi,
si distendeva nell'aria sottile
colorata dal sole cangiante delle aurore
e dei tramonti.
La nitida scia luminosa
increspava il mare come un sorriso,
pari a quello che addolcisce oggi
il nostro viso
quando ripensiamo, con sognante nostalgia,
ai bianchi traghetti di Nanaimo.

 

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2 commenti:

  • Anonimo il 08/06/2010 11:06
    Nostalgica poesia, dolci ricordi che donano un sorriso e
    dipingono una tela... Nanaimo, la tua terra lontana ma
    dentro di te, vicina!!

    Bellissima poesia Fabricio
  • loretta margherita citarei il 08/06/2010 07:43
    ben scritta, scorrevole, godibile lettura

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