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A te poeta di luce che dalla luce crei in-spirazione

Non p-osso cred'ere
che già nel temp-i-o dell'io
si dis-perda
in effim'ere so-stanze
un verbo spento

Venne nell'era atomica
la luce eterna
nessuno più la spense
ed eccola ancora
faro della notte indicare
la strada ad un mondo
spento d'uomini

Ma da un verbo
di prosa scritto
in ere passate
sprigionasi la forza del
famfumoso big-bang
e lui chiamarono dio... bono!

 

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9 commenti:

  • Nicoletta Piepoli il 28/12/2011 15:44
    Bella... Molto particolare nell'esposizione scritta!
  • Donato Delfin8 il 14/06/2010 09:45
    Aspiterina che botta!
    Ottima Cesar1
  • Don Pompeo Mongiello il 11/06/2010 20:10
    Già il titolo dice tutto, eppure il resto la renda acor più bella e fine. Complimenti!
  • terry Deleo il 11/06/2010 13:50
    Se i poeti del sito ti fanno quest'effetto... non starne troppo lontano!
    Bellissima, Cesare.
    terry
  • Simone Scienza il 08/06/2010 12:34
    Sfumature Vincenziane in questa tua opera Cesare... davvero molto gradite
    La luce dell'atomo oscura solo gli animi, senza un faro ispiratore di bontà
    Ti elevi su noi Cesare Complimenti
  • Anonimo il 08/06/2010 11:11
    Concordo con i commenti precedenti al mio...
    Bravo Cesare, complimenti!!

  • Anonimo il 08/06/2010 10:37
    Splendida veramente.
    L'ho letta con grande emozione.
    Dio bono come splende quel... faro di luce!
    Un caro saluto e un grazie infinito
    per quello che sai donare
    ss
  • Vincenzo Capitanucci il 08/06/2010 07:43
    ad un mondo spento di uomini...

    Bellissima Cesare... chiamarono la luce eterna... dio... bono... e nel buio si persero...
  • loretta margherita citarei il 08/06/2010 07:06
    bellissima riflessione, sorbole, il cesare filosofo!

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