Quando s’estende l’ombra
a macchiare di notte
la pagina ancor chiara
di quest’ora sospesa,
c’è un angolo di cielo
lassù sopra il confine
che non ho mai varcato,
c’è un angolo di cielo
che s’apre sempre nuovo
ad accendere gli occhi
d’infinite visioni.
È là solo per me
e non cede, non manca,
non tradisce l’attesa,
è l’ultimo rifugio
dal peso delle ore:
inutile e insensato,
immutato affannarsi
del nulla verso il nulla.
In quell’angolo è tutto
ciò che di me non è,
e rivedo il tuo volto
e le vite intentate,
figure evanescenti
si formano e si spezzano
come onde di nebbia
o giochi di nubi al vento.
C’è un angolo di cielo,
è là solo per me,
quando l’ombra si chiude
rimane luminoso
a rendere invincibile
il senso inesaurito
di assolute esistenze.