Osservo
coralli
che tu raccogli per me
e con tenui soffi
posi nella mia direzione
e minuscoli microrganismi
mi baciano il collo
mi circondano
Un gioiello unico
reciso al tuo abisso
solo per me
Ti guardo
Apollineo clamore
sorvegliare le mie labbra
i miei morsi
che ne tormentano il turgore
che ne bagnano
il morbido rosso
Seduta sulla sedia di stagno
al centro della tua stanza
bachelite
leggo le frasi sui tuoi muri
come onde dipinte dalle tue dita
simili a quelle
che mi plasmano il ventre
i fianchi
la mente
Seduta sulle dune dei tuoi pensieri
mi lascio scivolare giù
per le discese ripide
e tu
senza toccarmi
mi sposti i capelli
annusi la pelle
e le palpebre
il mio calore
predi tra le tue mani
Pietà
t'imploro
non smettere
di circolarmi dentro
veleno
rubami l'aria
col tuo sorriso
infettami i sogni...
... Che siano silenzi di specchi d'acqua
e vapori leggeri di respiri
soltanto...