Stringo
tra le mie mani
le tue mani,
angelo strano,
e
ti lascio andare
per
poterti inseguire
e
riprendere.
Sdraiarmi con te
nell'erba alta
mossa appena
dal vento.
Guardare fisso nel cielo
e
sentire che ti stringi a me..
Scoprirmi diverso
forse migliore,
più forte
e
pronto a difenderti.
Volare,
più tardi,
mano nela mano
silenziosamente sospesi
tra l'azzurro infinito del cielo
e il mondo
sotto di noi
piccolo, distante
purificato
dal male che vi regnava.
Tuffarsi
poi nella profondità
degli oceani
per toccare un cavalluccio marino
o per
cogliere un fiore sconosciuto.
Riemergere solo di notte
seduto su uno scoglio
per contare le stelle
e
guardare lo strascico
argentato
della luna sul mare.
Poi...
morire!