Albeggia.
La città, sazia di fatica,
dorme ancora,
mi risveglia
improvvisata orchestra
di uccelli canterini.
Sollecita apro
finestra di mia vita
entrando in loro musica incantata.
Ascolto scroscio di ruscello.
Contemplo
candore di monte innevato.
M'immergo in fremito di foresta
e, libera da gravami di pensieri,
m' innalzo
e Ti raggiungo,
o mio Dio.
Finalmente riposo
negli infiniti orizzonti
del Tuo Amore.