Non trattarmi come candela
che non accendi
per paura che si consumi,
prendimi, dammi fuoco e se vuoi
esponimi al vento di libeccio,
se mi consumerò, così sia.
Preferisco l'intenso bruciare
di un'istante,
alla stasi di un'eternità
che non conosce fiamma.
Bellissima metafora! E poi i versi sono originali e scorrevoli. Leggerò le altre tue poesie prima di esprimere un giudizio definitivo. Questa è proprio interessante!
Eh sì...
C'è un sacco di gente che, come la macchina, tiene la vita in box... per paura di ritrovarsi qualche graffio...
Molto bella, intensa... Brava!!! ---------------------------