A braccia protese mi avvicinai a lei
anch'io piangendo
e sollevandola da terra
la strinsi a me teneramente.
In grembo la tenevo a consolarla
e baciandole le guance
un mescolio di lacrime
assaporai commossa.
Indietro la testolina poi le ritrassi,
negli occhi la guardai senza parlare
ma solo con lo sguardo le supplicai
"perdono figlia mia"!