D'estasi in estasi
senza fantasmi
in stasi
d'essere
sepolcrale
voce
incontro
in Te
le mie stesse ossa
dolcissimo
gaelico
carattere
di romantico
poeta
in luce ribelle
di bea attitudine
Il sublime selvaggio bardo in me si rode dentro nel dì a venire tormentato da celtici canti
cerca
nelle sua desolata gelida brughiera profumi seppelliti ricordi scossi da neve
d'impetuosa tempesta
in questo bianco pallore diafano così estraneo al nostro gioioso ridere
L'angelico castello volante del nostro fantomatico corpo sottile erra di vita in vita attraversando in fiamma albe di luce e ombre doloranti vive fra rododendri in fiore ed eriche sempreverdi
tramonti aghiformi
digerendo
l'inferno pungente di un divino germogliante seme di fantastico
Amore umano