A te
che mi hai insegnato la vita,
a smussarne gli angoli,
a saperla cogliere ed accettare
acerba, aspra, salata
e apprezzare nei suoi lati dolci
centellinandola in giuste dosi,
perché il suo sapore di miele
possa, come il primo bacio
smorzare l'amaro e il freddo
dell'ultimo respiro.
A te
che torni in sogno
a dondolare l'altalena dei miei pensieri,
a cullare i miei pianti
e i miei sorrisi,
a curare ancora, sempre,
quella ferita rimasta aperta
che brucia.
In questa mia ricerca di risposte
che la vita nasconde,
celate dentro al nostro innato istinto
di aggrapparci a lei.
Spiegami cosa c'è dietro il buio,
ho visto tutto in un attimo
quando l'ho sfiorato,
quando senza renderti conto
ti accorgi che quello è un saluto,
un bacio,
prima di un abbandono,
alla vita
primo ed ultimo vero amore,
che lascerai.
In cui rimarrà l'assenza delle parole
non dette e quelle che non dirai.
Paura, timore, gioia, abbandono,
quando le mani lasciano la presa
e il corpo si abbandona,
nell'abbraccio di un nuovo inizio
senza più fine.