Del tempo,
crudel tiranno,
ne assorbo ogni dì,
il dispetto.
Così m'accade,
dopo il varco
dei cinquanta,
che comincia
il bell'aspetto
a scemare
e non poco bisogna faticare,
per tirarsi su,
almeno il morale
alto sia!
Per me, donna farfalla,
che sempre
m'han chiamata bella,
vedermi trasformata,
-come fossi
geneticamente mutata-
mi duole al cuore,
mi fa star male.
Il segno della rughetta,
-testimone del vissuto-
m'appare l' ululato
d'un feroce lupo,
che dalla selva oscura,
nunzia l'arrivo della sventura,
-tal nome io do alla vecchiezza-
la morte dell'adorata giovinezza.
Ed ogni giorno
creato dal Signore,
passo diverse ore,
a mettermi cremine,
con l'acido ialuronico
far l'iniezione,
tento d'uccider la maledetta
che il volto sforma
ed infetta.
Con il denaro risparmiato,
il chirurgo plastico
ho arricchito,
via le zampe di gallina,
voglio aver il viso di bambina,
aver liscia e soda pelle,
ancora il corpo
deve godere,
sia la passione, alle stelle!
Questo è il pensare,
il vivere, la mia realtà,
senso non ha
il discorso l'altro giorno
intrapreso,
con una donna
incontrata per caso,
dal parrucchiere.
Perchè s'ostinava a dirmi,
che nulla vale l'apparire,
che dell'uomo
è amara la sorte,
condannato è alla morte?
l'autore loretta margherita citarei ha riportato queste note sull'opera
molte donne non accettano il tempo che passa, scritta per chi vive solo per apparire, per chi è affetto da profondo narcisismo